Quale legge introduce e regolamenta l’obbligo di alternanza scuola lavoro

L’alternanza scuola-lavoro è un elemento fondamentale del sistema educativo italiano, progettato per fornire agli studenti competenze pratiche e una comprensione più approfondita del mondo del lavoro. Questa innovazione è stata formalmente introdotta e regolamentata dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, comunemente conosciuta come “Buona Scuola”.

Quale legge introduce e regolamenta obbligo di alternanza scuola lavoro
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Contesto e Obiettivi

La “Buona Scuola” è stata una riforma ampia del sistema scolastico italiano, mirata a modernizzare l’istruzione e a migliorare la qualità della formazione degli studenti. Tra i vari interventi previsti, l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro rappresenta una delle misure più significative. L’obiettivo principale è quello di colmare il divario tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro, fornendo agli studenti esperienze pratiche e dirette in ambienti professionali.

Normativa di Riferimento

L’obbligo di alternanza scuola-lavoro è disciplinato principalmente dall’articolo 1, commi da 33 a 43, della Legge 107/2015. Questi commi stabiliscono le linee guida e le modalità di attuazione dei percorsi di alternanza, che sono obbligatori per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. In particolare:

  • Comma 33: Definisce l’obbligo di percorsi di alternanza scuola-lavoro per gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, con un monte ore minimo di 200 ore per i licei e 400 ore per gli istituti tecnici e professionali.
  • Comma 34: Specifica che l’alternanza scuola-lavoro può essere svolta anche durante la sospensione delle attività didattiche, quindi nei periodi estivi.
  • Comma 35: Indica che i percorsi di alternanza possono essere realizzati anche in enti pubblici e privati, inclusi quelli che svolgono attività artistiche, culturali e sportive.

Attuazione e Struttura dei Percorsi

I percorsi di alternanza scuola-lavoro devono essere pianificati in collaborazione con le imprese, gli enti pubblici e privati, e le istituzioni scolastiche. Il coinvolgimento delle Camere di Commercio, delle associazioni di categoria e dei soggetti rappresentativi del mondo del lavoro è essenziale per garantire un’offerta formativa adeguata e coerente con le esigenze del mercato del lavoro.

Le scuole hanno il compito di elaborare un progetto formativo personalizzato per ogni studente, che definisca gli obiettivi di apprendimento e le modalità di valutazione delle competenze acquisite. Inoltre, gli studenti devono essere seguiti da tutor scolastici e aziendali che li supportino durante il percorso di alternanza.

Criticità e Sviluppi Futuri

Nonostante i benefici previsti, l’implementazione dell’alternanza scuola-lavoro ha sollevato diverse criticità. Tra queste, si segnalano difficoltà organizzative, disparità nella qualità delle esperienze offerte e la necessità di un maggiore coordinamento tra scuole e aziende. Inoltre, è emersa la questione della sicurezza degli studenti nei luoghi di lavoro e la necessità di garantire percorsi formativi effettivamente utili e pertinenti.

Negli anni successivi all’introduzione della Legge 107/2015, il quadro normativo ha subito ulteriori modifiche e aggiornamenti per rispondere a queste criticità e migliorare l’efficacia dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Conclusione

L’alternanza scuola-lavoro, introdotta dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, rappresenta un’importante innovazione nel sistema educativo italiano. Essa mira a fornire agli studenti competenze pratiche e a facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Nonostante le sfide e le criticità riscontrate nella sua attuazione, l’alternanza scuola-lavoro continua a essere un elemento chiave della formazione scolastica, con l’obiettivo di migliorare continuamente per rispondere alle esigenze degli studenti e del mercato del lavoro.