Google risolve una causa da 5 miliardi di dollari

Nel 2020, Google ha affrontato una causa legale di grande rilevanza, con un valore di ben 5 miliardi di dollari. Questa causa era stata presentata contro l’azienda da parte di milioni di utenti di Google, i quali sostenevano che l’azienda li avesse tracciati illegalmente, anche quando questi si trovavano in modalità di navigazione privata, come la modalità “Incognito” di Google Chrome.

Google risolve una causa da 5 miliardi di dollari
Foto@Pixabay

La querela si basava sull’accusa che Google, attraverso l’uso di analytics, cookies e app, fosse in grado di tracciare le attività degli utenti nonostante questi avessero impostato i loro browser in modalità privata. Gli utenti sostenevano che questo avesse trasformato Google in un “archivio incontrollabile di informazioni”, consentendo all’azienda di apprendere dettagli riguardo i loro amici, hobby, cibi preferiti, abitudini di acquisto e anche ricerche potenzialmente imbarazzanti.

La causa legale, che aveva coperto “milioni” di utenti di Google a partire dal 1° giugno 2016, chiedeva almeno 5.000 dollari di danni per utente, affermando violazioni delle leggi federali statunitensi sulle intercettazioni e le leggi sulla privacy della California.

Google ha tentato di far respingere la causa, ma nel mese di agosto, la giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha rifiutato la richiesta di Google, affermando che restava una questione aperta se Google avesse fatto una promessa legalmente vincolante di non raccogliere i dati degli utenti quando questi navigavano in modalità privata. La giudice ha citato la politica sulla privacy di Google e altre dichiarazioni dell’azienda che suggerivano limiti sulle informazioni che potrebbero essere raccolte.

Infine, Google ha accettato di risolvere la causa, anche se i termini del regolamento non sono stati divulgati. Si aspettava di presentare un accordo formale per l’approvazione del tribunale entro il 24 febbraio 2024. La decisione di Google di risolvere la causa ha messo in pausa un processo programmato per il 5 febbraio 2024.

La risoluzione di questa causa ha sottolineato le sfide in corso relative alla privacy degli utenti e al modo in cui le aziende tecnologiche raccolgono e utilizzano i dati personali. Questo caso ha anche sollevato domande significative sulla trasparenza e sulle aspettative degli utenti riguardo alla loro privacy online.

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