Centralità dell’utente in un progetto e-learning

Un progetto e-learning ottiene i suoi obiettivi più facilmente se il partecipante si sente “parte” del progetto, se diventa attivo e, estremizzando un poco, se diventa protagonista del corso e-learning.

Cosa significa tutto questo? Vuol dire che il partecipante deve percepire la rilevanza dei contenuti del corso per le sue finalità e i vantaggi che possono derivargli dal loro apprendimento. Ma non solo: i progetti e-learning più coinvolgenti hanno caratteristiche che pongono l’utente al centro del corso e gli permettono un’ampia libertà di manovra personale, anche se il corso presente in piattaforma e-learning ha centinaia di iscritti.

Questa centralità dell’utente si realizza molto facilmente se strutturando il corso si considerano come prioritari tre elementi: l’autonomia formativa, l’apprendimento personalizzato (detto anche Adaptive Learning) e la creazione di e-learning path specifici.

Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta.

Centralita de utente in un progetto e-learning
Foto@Pixabay

Autonomia formativa

L’autonomia formativa ha dei vantaggi sia per il discente che per l’azienda. Dal punto di vista del discente, i vantaggi principali riguardano la possibilità di scegliere tempi e modi di fruizione dei contenuti, ad esempio se assistere alla lezione in classe virtuale o in presenza. Ma anche la possibilità di scegliere la modalità live o asincrona- E ancora la possibilità di accedere a piani di formazione personalizzata o decidere se partecipare ad eventi di social learning. In quest’ottica, una soluzione molto efficace è Wiki-Experience, presente nella piattaforma e-learning Teleskill Web Academy. Con questo strumento il partecipante ha l’occasione di accedere a una piattaforma comune in cui condividere propri contenuti e trovare quelli caricati dai colleghi. Un apprendimento tra pari, autonomo, non regolato da docenti che produce una condivisione di conoscenze e competenze e contribuisce alla creazione di una cultura aziendale.

La libertà di scelta è solo la punta dell’iceberg. Una delle conseguenze principali dell’autonomia formativa è il rapporto di fiducia che si crea fra l’azienda e i suoi collaboratori. Un lavoratore responsabile del proprio progetto formativo è anche più consapevole dei suoi obiettivi e avrà maggiori probabilità di raggiungerli.

Dal punto di vista dell’azienda, l’autonomia formativa è altrettanto vantaggiosa, visto gli scenari lavorativi in continua evoluzione. Questo tipo di dinamismo richiede un adattamento da parte dei lavoratori ai quali è richiesto di cambiare mansione molto più spesso rispetto a quanto sarebbe successo fino a pochi anni fa.

Per questo motivo le aziende sono chiamate a mettere in campo dei modelli di upskilling e reskilling che richiedono una formazione costante e continua durante tutta la vita lavorativa del dipendente.

Infine, grazie all’autonomia formativa si introduce anche il concetto di seamless learning, ossia il sistema grazie al quale la formazione perde i confini netti della classica lezione in aula e diventa fruibile, grazie alla tecnologia, in ogni momento e in ogni luogo.

Adaptive learning

Adaptive learning sta per apprendimento personalizzato e si basa su un insieme di metodi e strumenti utilizzati per favorire l’apprendimento basato sulla personalizzazione dell’esperienza formativa. La possibilità di accedere a un progetto tagliato sulle esigenze e le passioni di ogni singolo studente, facilita l’apprendimento di ognuno.

La teoria su cui si basa l’adaptive learning prevede che i comportamenti dell’utente vengano mappati all’interno della piattaforma di e-learning: interessi, risultati e tempi di apprendimento sono poi utilizzati dall’algoritmo per generare un percorso di apprendimento in linea con le reali prestazioni dello studente.

A differenza delle modalità di formazione tradizionali, uguali per tutti, l’apprendimento personalizzato sfrutta la fluidità per adeguare tempi e modi alle esigenze del singolo, massimizzando così l’espressione del suo potenziale.

Il principale vantaggio connesso all’adozione della metodologia dell’apprendimento personalizzato riguarda le migliori performance registrate in termini di crescita cognitiva da parte del discente.

Ma quali sono gli strumenti che permettono di applicare concretamente la metodologia dell’adaptive learning? L’espressione maggiore dell’adaptive learning la si ritrova nell’apprendimento a distanza, che diventa quindi adaptive e-learning che, grazie ai software di nuova generazione permettono sia di tracciare i progressi e le esigenze del singolo che di favorire l’interazione e la collaborazione degli studenti.

Questo è possibile grazie al Learning Management System (LMS), un insieme di algoritmi integrati nelle più moderne piattaforme di e-learning che permettono di creare ambienti di apprendimento dinamici in grado di modellarsi e rimodellarsi sulle esigenze degli utenti.

E-learning path

Un e-learning path è un piano di apprendimento fatto di un insieme di corsi presenti su una piattaforma di e-learning volti a rafforzare il know-how su una certa materia o per far apprendere nuove skill al partecipante.

I corsi possono essere fruiti sia in maniera asincrona, grazie alla presenza di contenuti registrati, che in real time soprattutto nei momenti in cui è necessario un confronto fra le parti per testare il funzionamento del e-learning path proposto.

I vantaggi di strutturare un e-learning path sono molteplici, il primo è sicuramente quello di avere un percorso strutturato fatto di piccoli obiettivi intermedi che il discente deve raggiungere per poter completare l’apprendimento di una specifica skill.

Inoltre, favorisce l’autonomia formativa che, come visto, presenta dei vantaggi sia per le aziende che per i dipendenti. Infine, è possibile scegliere diverse tipologie di e-learning path a seconda delle esigenze di apprendimento.

Le tipologie di e-learning path sono tipicamente tre:

  • E-learning path in sequenza;
  • E-learning path a scelta libera;
  • E-learning path calendarizzato.

Nel caso di un e-learning path in sequenza, l’utente viene iscritto a un percorso con un certo numero di corsi che si susseguono in un ordine preciso. Come un gioco a livelli: quando un corso viene completato, si accede al secondo e così via. In questo modo è possibile far sì che uno studente acceda a dei contenuti solo quando ha appreso le nozioni fornite da quelli precedenti.

L’e-learning a scelta libera invece è più flessibile dal punto di vista dell’utente: si fornisce una lista di corsi fra i quali sceglierne liberamente un numero predefinito da completare nell’ordine desiderato.

Infine, un e-learning path calendarizzato è molto simile a quello sequenziale ma i corsi non sono subito tutti visibili all’utente ma solo secondo un calendario deciso da chi fornisce la formazione aziendale. Rispetto al modello sequenziale, si elimina il fattore fretta di finire per passare al contenuto successivo, dando quindi la possibilità all’utente di interiorizzare il contenuto appena fruito.

La scelta della tipologia dipende dagli obiettivi del corso, dalle esigenze dei dipendenti e di quelli dell’azienda. Non esistono scelte predefinite che vanno bene per tutti e potrebbe essere necessario utilizzare più di una modalità all’interno dello stesso contesto aziendale.