5 cose da sapere sul piccolo prestito Inpdap
Il piccolo prestito Inpdap rappresenta da diverso tempo una buona possibilità per poter soddisfare le proprie esigenze di liquidità personale o familiare, attraverso un finanziamento concesso dall’istituto dei dipendenti pubblici. Ma quali sono le sue caratteristiche? Cerchiamo di saperne di più, in 5 brevi e utili “cose” da sapere.
Chi può richiederlo
Il piccolo prestito Inpdap può essere richiesto da parte di dipendenti e pensionati pubblici, iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
In quanto tempo si può restituire
Il piccolo prestito Inpdap può essere restituito in 12, 24, 36 o 48 rate mensili, costituite da una quota interessi e da una quota capitale. Il tasso applicato è fisso e, pertanto, l’importo dei pagamenti sarà predeterminabile in sede di sottoscrizione del contratto.
Come ottenerlo
Gli iscritti che risultano essere in attività di servizio possono richiedere in finanziamento su appositi modelli forniti dall’istituto, da presentarsi tramite amministrazione pubblica di appartenenza. Gli iscritti in pensione possono invece presentare la richiesta in forma telematizzata.
Quanto si ottiene
L’importo ottenibile dipende dal proprio emolumento e dalla durata del prestito. Pertanto, per i prestiti di 12 mesi si otterrà una mensilità, per i prestiti di 24 mesi due mensilità, per i prestiti di 36 mesi tre mensilità, per i prestiti di 48 mesi quattro mensilità.
Come rimborsarlo
Il piccolo prestito Inpdap può essere ottenuto attraverso bonifico bancario presso conto corrente bancario o postale. Il rimborso avverrà invece direttamente con trattenuta sulla busta paga o sul cedolino pensione dell’iscritto.
Fin qui, le istruzioni fondamentali del piccolo prestito Inpdap. Se desiderate saperne di più, vi consigliamo naturalmente di consultare la propria amministrazione di appartenenza, o visitare il sito inps.it, che ha assorbito – di fatto – le funzionalità dell’Indpap anche per quanto concerne la possibilità di ottenere il piccolo prestito.