Quando il divieto di sosta non è valido

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Il divieto di sosta in Italia non è sempre valido, anche se presente con segnaletica verticale. Esistono casi in cui può essere considerato inefficace o illegittimo, per motivi legati alla normativa, alla segnaletica, o alle condizioni specifiche. Ecco i principali casi in cui un divieto di sosta può non essere valido:

Quando il divieto di sosta non è valido
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1. Segnaletica irregolare o assente

Un divieto di sosta non è valido se:

  • Il cartello è illeggibile, danneggiato o coperto (es. da rami, neve, etc.).
  • Non è conforme al Codice della Strada (es. simboli sbagliati, cartello non omologato).
  • Manca la segnaletica orizzontale di supporto (se prevista in combinazione).
  • Non è presente il cartello all’inizio e alla fine del tratto interessato, se il divieto copre una zona limitata.

Riferimento: art. 83 e seguenti del Regolamento di attuazione del Codice della Strada.


2. Divieto con orario limitato non in vigore

Se il cartello indica un divieto in fasce orarie o giorni specifici, fuori da tali orari il divieto non si applica.
Esempio:
“Divieto di sosta dalle 8:00 alle 10:00 nei giorni feriali” → La sosta è consentita dopo le 10:00 o nei giorni festivi.


3. Cartelli mobili o temporanei senza preavviso

Se il divieto è temporaneo (es. per lavori o pulizia strade), è obbligatorio un preavviso minimo di 48 ore.
In assenza di tale preavviso, la sanzione e l’eventuale rimozione sono annullabili.

Cass. Civ. n. 5628/2001 – Il preavviso è essenziale per la legittimità della sanzione.


4. Spazi privati non segnalati correttamente

In aree private aperte al pubblico, come parcheggi condominiali o di supermercati, il divieto è valido solo se chiaramente segnalato e se il gestore può dimostrare l’idoneità della segnaletica. In mancanza, la multa può essere contestabile.


5. Sosta di persone con disabilità (contrassegno CUDE)

Chi espone il contrassegno disabili (CUDE) può sostare in deroga ad alcuni divieti, se non intralcia il traffico, salvo divieti assoluti (es. passo carrabile, fermata bus, pericolo).

Art. 11 DPR 503/1996 e art. 188 CdS.


6. Mancata motivazione del provvedimento

Un divieto di sosta imposto tramite ordinanza comunale deve essere motivato (es. esigenze di sicurezza, viabilità, igiene, ecc.). Se l’ordinanza è:

  • Assente
  • Non pubblicata
  • Non motivata allora il divieto può essere impugnabile per illegittimità.

In sintesi: quando non è valido un divieto di sosta?

Motivo di invaliditàSpiegazione
Cartello illeggibileNon è riconoscibile il divieto
Orari/dati mancantiIl divieto è incerto o limitato nel tempo
Mancato preavvisoPer i divieti temporanei
Assenza di ordinanzaMancanza di base legale
Utilizzo contrassegno disabiliPossibile deroga in molti casi
Area privata senza cartelloMulte non sempre legittime

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