Trovare sempre più difficile alzarsi dal letto con l’avvicinarsi del freddo è normale, ma quando iniziano queste due stagioni, è anche comune ritrovarsi con alcuni sintomi depressivi.
Che cosa si intende per depressione stagionale.

La depressione stagionale (SAD) è correlata ai cambiamenti di stagione. Ecco perché succede sempre nello stesso periodo dell’anno: inizia in autunno e continua per tutto l’inverno.
“Come la maggior parte dei problemi di salute mentale, esiste su una scala di gravità, da relativamente gestibile a porre fine alla vita“, afferma Michael Terman, direttore del Center for Light Treatment and Biological Rhythms presso la Columbia University negli Stati Uniti d’America.
La depressione stagionale fa praticamente quello che dice. Le ore di luce ridotte e la mancanza di luce solare in autunno e in inverno possono causare uno squilibrio biochimico in una parte del cervello chiamata ipotalamo che regola l’umore, l’appetito e il sonno. Il risultato? Problemi di sonno, ansia, depressione, mancanza di energia e grandi abbuffate.
Quanto dura la depressione stagionale?
La depressione stagionale tende ad apparire durante i mesi autunnali, da fine settembre o inizio ottobre a inizio marzo. Per alcune persone colpite da questa malattia, i sintomi possono essere più intensi nei mesi più freddi e bui: dicembre, gennaio e febbraio.
Quali sono i sintomi della depressione stagionale
Secondo il National Institute of Mental Health, i classici sintomi della depressione stagionale sono i seguenti:
- La persistenza del malumore durante la stagione autunnale e invernale.
- Perdita di piacere o interesse per le normali attività
- Sentirsi irritabili, inutili, colpevoli o disperati
- Mancanza di energia o letargia durante il giorno
- Alcune persone bramano i carboidrati e a volte possono aumentare di peso di conseguenza.