Neonati, quando si chiude la fontanella?
Chiunque abbia avuto la fortuna di stringere tra le braccia un neonato, si sarà senz’altro soffermato a guardare una caratteristica molto particolare della loro testa: la fontanella.
Di cosa si tratta?
Essenzialmente di una caratteristica anatomica del cranio dei neonati.
Più in particolare, la calotta cranica del bimbo è formata da 6 ossa piatte e in ciascuno dei sei punti in cui si incontrano sono presenti delle “zone molli” chiamate fontanelle.
In realtà è giusto parlare al plurale: in totale le fontanelle sono sei, ma solo due, quella anteriore e quella posteriore sono di dimensioni significative, e quindi sono visibili e si notano.
Le fontanelle sono costituite di tessuto molle e fibroso, ma molto resistente, e si trovano tra le varie ossa del cranio.
Essenzialmente la presenza delle fontanelle permette di modellare il cranio durante il passaggio nel canale del parto, ma consente anche alla testa di adattarsi alla crescita del cervello durante appunto lo sviluppo.
Con il passare del tempo questi piccoli spazi vuoti tendono a chiudersi e ciò accade in un periodo variabile, che cambia da bambino a bambino, e va all’incirca dai 6 ai 12-18 mesi di vita.