Mutui, gli italiani non riescono a pagare le rate

Agenda Digitale

Nel 2023, l’Italia si è trovata ad affrontare un’importante crisi nel settore dei mutui, che ha colpito quasi un milione di famiglie in tutto il paese. Questa situazione è emersa a causa di un insieme di fattori, tra cui l’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione, che hanno ridotto il reddito disponibile delle famiglie e, di conseguenza, la loro capacità di rispettare le scadenze dei pagamenti.

Mutui gli italiani non riescono a pagare le rate
Foto@Pixabay

Dalle analisi della Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi), emerge che il valore totale delle rate di mutui e prestiti non pagate ha raggiunto i 14,9 miliardi di euro. In dettaglio, 6,8 miliardi di euro corrispondono a mutui per l’acquisto di abitazioni non pagati, mentre 3,7 miliardi sono relativi a credito al consumo e altri 4,3 miliardi a prestiti personali​​​​.

Le famiglie italiane si sono trovate particolarmente in difficoltà con i mutui a tasso variabile, una categoria di finanziamenti che rappresenta circa un terzo dei mutui complessivi erogati nel paese e che è stata particolarmente colpita dall’aumento del costo del denaro. Questa categoria di prestiti immobiliari vale in totale circa 140 miliardi di euro​​​​.

In risposta a questa situazione, alcune famiglie hanno cercato soluzioni per far fronte all’aumento delle rate. Ad esempio, il 21% dei rispondenti con un mutuo a tasso variabile ha dichiarato di aver rinegoziato le condizioni con la propria banca, mentre altri hanno optato per estinguere parzialmente il mutuo o allungare la durata del finanziamento​​.

Dall’analisi del Barometro Crif, emerge che per il 65% dei mutui “in bonis” (senza rate scadute e non pagate), l’aumento dei tassi ha comportato un aumento significativo del montante complessivo dell’indebitamento, arrivando a un incremento del 24% in poco più di un semestre​​.

Inoltre, è stato osservato che, nonostante il contesto difficile, la richiesta di mutui per importi tra 100.000 e 150.000 euro è rimasta la soluzione preferita dalle famiglie italiane nel primo semestre del 2023, rappresentando circa il 30% del totale​​.

Questa situazione riflette le sfide che le famiglie italiane stanno affrontando in un contesto economico complesso, dove la gestione dei mutui e dei prestiti diventa sempre più critica.

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