Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha recentemente delineato una possibile via per l’adesione della Svezia alla NATO, legandola alla consegna degli aerei da combattimento F-16 dagli Stati Uniti alla Turchia. Durante una visita nella Repubblica di Nakhchivan, una regione dell’Azerbaigian, ha avuto dialoghi cruciali con il presidente azero, Ilham Aliyev. Mentre era in viaggio di ritorno, Erdogan ha condiviso che le discussioni riguardanti gli F-16 erano già state avviate la settimana scorsa a New York, durante un incontro tra i ministri degli esteri turco e americano.

Erdogan ha esposto che la chiave per il supporto turco all’adesione svedese alla NATO è rappresentata dalla consegna di questi jet militari da parte di Washington. Ha aggiunto che, se gli Stati Uniti onoreranno l’accordo sugli F-16, il parlamento turco non avrà ostacoli nel sostenere l’ingresso della Svezia nell’alleanza transatlantica.
Parallelamente, il presidente turco ha sollevato la questione della costruzione del Corridoio Zangezur, un progetto infrastrutturale di significativa importanza che mira a collegare la Turchia, l’Azerbaigian e l’Iran, attraversando l’Armenia. Questo corridoio commerciale, una volta completato, faciliterebbe notevolmente il transito di merci tra queste nazioni. Erdogan ha messo in evidenza che l’Armenia deve consentire il passaggio del corridoio attraverso il suo territorio, altrimenti il progetto proseguirà attraverso l’Iran, che ha mostrato un atteggiamento positivo verso l’iniziativa.
Il Corridoio Zangezur riveste una particolare rilevanza sia per la Turchia che per l’Azerbaigian, poiché fornirebbe un collegamento diretto con la Repubblica di Nakhchivan, territorio azerbaigiano separato geograficamente dal resto del paese. Questa iniziativa infrastrutturale è stata una priorità per entrambe le nazioni, soprattutto dopo la riacutizzazione del conflitto nel Nagorno-Karabakh nel 2020.
Riguardo la situazione nel Nagorno-Karabakh, Erdogan ha rivelato che, seguendo l’offensiva recente dell’Azerbaigian nella regione, i trasporti di soccorso e forniture sono stati ripristinati in Karabakh, contribuendo ad alleviare le condizioni della popolazione locale.
Con queste dichiarazioni, Erdogan ha delineato le ambizioni regionali della Turchia, mostrando una diplomazia intricata che coinvolge sia questioni di sicurezza che progetti infrastrutturali strategici.