La distinzione tra ministri con portafoglio e ministri senza portafoglio si basa sulle responsabilità e le competenze che vengono attribuite ai membri del Governo.

Ministri con portafoglio
I ministri con portafoglio sono responsabili di un ministero specifico e hanno competenze dirette su un determinato settore dell’amministrazione pubblica. Questi ministeri hanno una struttura organizzativa complessa e dispongono di risorse finanziarie, umane e strumentali per attuare le politiche del governo nel loro ambito di competenza. Alcuni esempi di ministeri con portafoglio includono il Ministero dell’Interno, il Ministero della Giustizia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ecc.
Ministri senza portafoglio
I ministri senza portafoglio, invece, non sono alla guida di un ministero specifico e non dispongono di un proprio bilancio o di una struttura amministrativa autonoma. Essi vengono nominati per occuparsi di compiti specifici o per coordinare determinate attività governative, spesso di carattere interministeriale. Ad esempio, possono essere incaricati di seguire le politiche in materia di pari opportunità, politiche giovanili, o rapporti con il Parlamento.
Riferimenti normativi
- Costituzione della Repubblica Italiana: La Costituzione disciplina la struttura e le funzioni del Governo, inclusa la nomina dei ministri. Tuttavia, non fa una distinzione esplicita tra ministri con e senza portafoglio.
- Legge n. 400/1988: Questa legge fornisce una descrizione più dettagliata dei compiti e delle funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei ministri, specificando le differenze tra i ministri con e senza portafoglio.
La normativa italiana prevede che tutti i membri del Consiglio dei Ministri collaborino all’attività di governo, ma con ruoli e responsabilità differenziate in base alla presenza o meno di un portafoglio ministeriale.