Crollo dei mercati USA prima di Pasqua: il Dow Jones perde 500 punti, ma spiccano Lilly e Netflix

Agenda Digitale

Giovedì 17 aprile i mercati azionari statunitensi hanno chiuso in netto calo, colorando di rosso l’intera settimana.

  • Dow Jones: -1,31% (circa 527 punti) Reuters
  • UnitedHealth: -22,4%, peggior seduta dal 1998 dopo utili deludenti AP News
  • S&P 500: +0,1% nella giornata, ma -1,5% settimanale AP News
  • Nasdaq Composite: -0,1% oggi, -2,6% nell’ultima settimana AP News

Un tonfo innescato dai dazi

Dal 2 aprile, quando il presidente Trump ha annunciato i “dazi reciproci”, lo S&P 500 ha perso quasi il 7%, mentre Dow e Nasdaq hanno ceduto oltre il 7% nello stesso periodo NBC Los Angeles.

Crollo dei mercati USA prima di Pasqua

Pressioni sul settore tecnologico

  • Nvidia: -2,9% nella sola seduta di giovedì, dopo il -7% del giorno precedente, in seguito all’onere di 5,5 miliardi di dollari dovuto alle restrizioni USA sulle esportazioni di chip AI verso la Cina Reuters.
  • Altri titoli tech: soffrono in un clima di volatilità alimentato dalle tensioni commerciali e da un possibile rallentamento della domanda di semiconduttori.

Le note positive: Lilly e Netflix

  • Eli Lilly: +14% grazie ai trial positivi di una nuova pillola dimagrante (orforglipron), considerata “rivoluzionaria” per la gestione di obesità e diabete Reuters.
  • Netflix: nonostante utili trimestrali superiori alle attese, il titolo ha messo a segno un modesto +2,7% in after‑hours, segnale di cautela tra gli investitori .

L’incertezza politica e le reazioni di mercato

  • Donald Trump ha espresso ottimismo su possibili accordi commerciali con Cina ed Unione Europea, fornendo un temporaneo sollievo agli investitori Reuters.
  • Jerome Powell, Presidente della Fed, aveva però avvertito che la politica tariffaria USA poteva alimentare l’inflazione e complicare le scelte di politica monetaria Reuters.

Conclusioni e prospettive

La volatilità resterà alta finché permarranno i timori su dazi, inflazione e crescita globale. Gli investitori guardano ora:

  1. Rapporti sugli utili delle prossime settimane, che potrebbero ridisegnare lo scenario.
  2. Decisioni della Fed, tra pressione sui prezzi e tutela della ripresa economica.
  3. Evoluzione dei negoziati commerciali tra USA, Cina e UE, vero elemento catalizzatore dei flussi di capitale.
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