Il “mega salvadanaio” è un termine che può avere significati diversi a seconda del contesto, ma se ti riferisci al bilancio dello Stato italiano o al sistema di contribuzione pubblica, allora possiamo parlare in termini generali di come i cittadini e le imprese contribuiscono alle risorse dello Stato.
In Italia si contribuisce al “mega salvadanaio” (cioè alle finanze pubbliche) principalmente tramite:

Tasse e imposte
Le principali forme di contribuzione sono:
- IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche): pagata da lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati.
- IRES (Imposta sul Reddito delle Società): pagata dalle imprese.
- IVA (Imposta sul Valore Aggiunto): imposta sui consumi, pagata da chi acquista beni e servizi.
- IMU (Imposta Municipale Unica): sugli immobili, esclusa la prima casa in molte situazioni.
- Accise: imposte su beni specifici come carburanti, sigarette, alcol.
Contributi previdenziali
Versati all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) per finanziare pensioni, indennità di disoccupazione e altre prestazioni sociali:
- I lavoratori dipendenti e le imprese versano contributi in proporzione allo stipendio.
- I lavoratori autonomi e professionisti versano in base al reddito dichiarato.
Altri strumenti di contribuzione
- Canone RAI (per il servizio pubblico radiotelevisivo).
- Bollo auto, tasse scolastiche/universitarie, ticket sanitari.
A cosa servono queste risorse?
Il “salvadanaio” dello Stato finanzia:
- Scuole e università
- Sanità pubblica
- Infrastrutture (strade, ferrovie)
- Servizi pubblici (giustizia, sicurezza)
- Previdenza e assistenza sociale