Come chiedere risarcimento danni morali

Per chiedere il risarcimento dei danni morali, è necessario seguire alcune fasi specifiche basate su norme del Codice Civile italiano e della giurisprudenza. I danni morali, infatti, sono una forma di danno non patrimoniale prevista dall’art. 2059 del Codice Civile.

Come chiedere risarcimento danni morali

Passaggi da seguire:

  1. Identificazione dell’evento dannoso: Il danno morale è strettamente legato alla sofferenza interiore o al turbamento psicologico subito dalla vittima, causato da un illecito civile (come un reato o un comportamento ingiusto). Spesso si richiede che vi sia un illecito penale o un fatto dannoso grave.
  2. Collegamento tra danno e fatto illecito: Per ottenere il risarcimento, è necessario dimostrare il nesso di causalità tra l’evento dannoso e la sofferenza morale. Questo collegamento deve essere chiaro e ben documentato, possibilmente con prove, testimonianze o perizie.
  3. Prova del danno subito: Sebbene il danno morale sia immateriale, la giurisprudenza richiede che il richiedente fornisca prove che dimostrino l’entità del danno subito. Potrebbero essere utilizzate relazioni mediche, psicologiche o altri strumenti probatori che attestino la sofferenza patita.
  4. Azione giudiziaria: Il risarcimento per danni morali può essere chiesto attraverso un’azione civile per responsabilità extracontrattuale (art. 2043 c.c.). Bisogna presentare una domanda al giudice competente, specificando l’ammontare del risarcimento richiesto, basato sull’entità del danno e sulla sua quantificazione.
  5. Termini di prescrizione: L’azione per il risarcimento dei danni si prescrive in 5 anni (art. 2947 c.c.), a partire dal momento in cui si ha conoscenza del danno e del responsabile.
  6. Sentenza e liquidazione del danno: Una volta che il giudice accerta la responsabilità del soggetto danneggiante, potrà liquidare il danno morale in via equitativa, ossia tenendo conto delle circostanze del caso e delle prove fornite.

In sintesi, il risarcimento dei danni morali è possibile quando si dimostra l’esistenza di un illecito e si forniscono prove della sofferenza subita, seguendo le procedure previste dal Codice Civile.