Cena romantica cosa cucinare per conquistare il suo cuore?

Cena romantica cosa cucinare per fare bella figura e conquistare il suo cuore?

Prendere per la gola? In senso gastronomico, naturalmente. C’è modo di catturare il cuore della persona amata in maniera subdola facendo sfoggio della più sopraffina arte culinaria?

Certo che c’è. Premesso che la parte più interessante della cena romantica non è propriamente la cena, ma il post cenam, non c’è dubbio che un buon pasto predisponga nel migliore dei modi a tutto quel che di positivo può succedere dopo. E se poi non succede nulla di particolarmente interessante (magari si resta a vedere la televisione), almeno rimane il sapore gradevole della bella e buona cena.

Non è tutto, ma almeno è qualcosa. Pensate invece alla delusione di un piatto di riso freddo che sta nel frigorifero da 15 giorni e che proprio non riusciamo a consumare personalmente né siamo stati in grado di far mangiare ad altri. E magari ci hanno portato pure una bella bottiglia di vino buono. Ecco, un Chianti d’annata che va a innaffiare impropriamente quel micidiale e inguardabile, oltre che immangiabile, piatto di riso.

Ora, con tutta la buona volontà possibile e immaginabile, anche a fronte della più potente esplosione di ormoni registrabile nell’ultimo anno, il nostro caro convitato potrebbe veder ritratte le proprie voglie e non solo le voglie, in maniera inimmaginabilmente seria. Se, d’altro canto, ci mettiamo di buzzo buono e, sapientemente valorizzando quel vinello dal colore così provocante, ci accingiamo a far gustare e degustare profumi e sapori di una cena insolita, appetitosa, sfiziosa, provocante, allora è tutt’altra storia.

Per cui bisogna sapere che, se non andiamo al ristorante, comunque dobbiamo cercare di fare una bella figura. La cena è una cosa importante e la cena romantica lo è ancora di più. A meno di variazioni sul tema, aspettate o inaspettate che siano, la cena romantica è un fatto a due, una singolar tenzone, un modo per incontrarsi e rincontrarsi, un gioco di seduzione che passa attraverso il cibo e il buon bere.

Non si deve bere si deve delibare, non si deve mangiare, si deve degustare. Ma la cena non deve durare per forza delle ore; anzi. Può essere veloce e sfiziosa al contempo. Cominciamo con un aperitivo del tutto italiano, un buon Prosecco di Valdobbiadene DOCG o, al massimo, un Franciacorta. Per antipasto possiamo orientarci su un gazpacho di pomodoro, aceto balsamico, arance e lamponi con tartare di ricciola.

Cena romantica cosa cucinare

cena romantica cosa cucinare

Quando andiamo sul primo, possiamo prendere in considerazione del buon pesce, al contempo abbastanza leggero e appetitoso: riso con gamberi rossi, bufala e limone. Una gioia per il nostro palato. Ma fate attenzione che i gamberi siano rigorosamente freschi e non surgelati, altrimenti rischiamo di rovinare tutto.

E per secondo? Manteniamoci sul pesce, giacché ci siamo: tonno scottato, verdure, olive taggiasche, crema di sedano. Ma prestiamo attenzione a come “impiattare”. Sulla base va messa la crema di sedano, quindi bisogna aggiungere le verdure come pomodori e peperoni. Poi bisogna appoggiare sopra il tonno, quindi il crumble di olive e pane, fettine di ravanelli tagliati fini, e alla fine bisogna mettere un po’ di olio e germogli.

Per dessert scegliamo una crema di avocado e cioccolato bianco, con ricotta con marmellata di mandarini e frutti rossi. Il grande chef Stefano De Gregorio consiglia un pasto del genere: non troppo pesante, sufficientemente raffinato e più che sufficientemente, lo avrete capito, afrodisiaco. E soprattutto, durante la cena non chiacchierate troppo: potreste annoiare! Anche questo rischia di mandare a monte tutto.

Equilibrio, charme, raffinatezza, sobrietà, luci non troppo forti, argomenti impercettibilmente sensuali e un poco di musica buona, possibilmente di un certo livello, magari del jazz soft o qualcosa di simile. Come gli ingredienti del pasto, ogni altro ingrediente della serata si deve incanalare nel giusto modo. E se dopo una cena del genere lei, o lui, non cede, avanti un’altra/o la sera dopo: ne avete tutto il diritto.