Bonus e Super Bonus Ristrutturazione: Una Guida Semplificata
La spesa per la ristrutturazione edilizia in Italia, negli ultimi anni, ha visto un incremento significativo, complice anche l’introduzione di specifici incentivi fiscali. Tra questi spiccano il “bonus ristrutturazione” e il “super bonus”. Ma come funzionano realmente queste agevolazioni? Scendiamo nel dettaglio.
Bonus Ristrutturazione
Il bonus ristrutturazione è una detrazione fiscale che viene concessa ai contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia. Questa agevolazione è stata introdotta con l’obiettivo di incentivare le opere di miglioramento e manutenzione degli immobili presenti sul territorio italiano.
Come funziona?
La detrazione fiscale è pari al 50% delle spese sostenute, fino a un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.
Quali lavori sono inclusi?
- Manutenzione ordinaria e straordinaria
- Restauro e risanamento conservativo
- Ristrutturazione edilizia
Come ottenerlo?
Bisogna conservare la documentazione relativa alle spese sostenute, compresi i bonifici effettuati e le fatture. È importante effettuare i pagamenti attraverso bonifico bancario o postale, specificando la causale del versamento, i dati del beneficiario della detrazione e quelli del destinatario del pagamento.
Per approfondimenti: Sito dell’Agenzia delle Entrate
Superbonus 110%
Il Superbonus è un incentivo introdotto recentemente per incentivare interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico.
Come funziona?
Il Superbonus consente di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES il 110% delle spese sostenute per specifici interventi di ristrutturazione, ripartito in 5 quote annuali di pari importo.
Quali lavori sono inclusi?
- Interventi di isolamento termico
- Installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica
- Sostituzione di impianti di climatizzazione
- Interventi anti-sismici
Come ottenerlo?
Oltre a conservare documentazione e bonifici, per beneficiare del Superbonus è fondamentale che l’azienda esecutrice dei lavori attesti il miglioramento della prestazione energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare. È anche possibile cedere il credito d’imposta a istituti di credito o ad altre aziende.
Per approfondimenti: Sito del Ministero dello Sviluppo Economico
Novità e possibili sviluppi futuri
Mentre il Bonus Ristrutturazione ha ormai un meccanismo consolidato, il Superbonus 110% è ancora in fase di evoluzione. Le amministrazioni centrali, in collaborazione con gli enti locali, stanno cercando di semplificare ulteriormente le procedure e ampliare la gamma di interventi ammissibili. È previsto, ad esempio, un potenziamento della piattaforma informatica ENEA per rendere più agevole la trasmissione delle pratiche.
Il ruolo delle banche
Una delle caratteristiche distintive del Superbonus 110% è la possibilità di cedere il credito d’imposta. Questo ha reso fondamentale il ruolo delle banche e degli altri intermediari finanziari. Molte istituzioni bancarie hanno già strutturato prodotti specifici per l’acquisto del credito, offrendo liquidità immediata a chi decide di avvalersi del bonus.
Attenzione ai requisiti
Sebbene le agevolazioni siano allettanti, è fondamentale prestare attenzione ai requisiti necessari per accedere ai bonus. Il mancato rispetto di anche un solo parametro può comportare la perdita totale o parziale dell’incentivo. Si consiglia pertanto di affidarsi a professionisti del settore, come geometri, ingegneri o architetti, per una corretta pianificazione degli interventi.
Considerazioni finali
La ristrutturazione, sia dal punto di vista estetico sia energetico, rappresenta uno degli interventi più efficaci per valorizzare un immobile. Grazie agli incentivi statali, oggi più che mai, si ha la possibilità di combinare estetica, funzionalità e sostenibilità ambientale. L’invito, quindi, è quello di informarsi e di approfittare di queste opportunità, contribuendo al contempo al rilancio del settore edilizio italiano e alla riduzione dell’impatto ambientale del nostro patrimonio immobiliare.