Crisi commerciale USA-Canada: Ottawa impone dazi del 25% sulle auto americane

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Il Canada risponde alle politiche protezionistiche statunitensi: a partire da mercoledì 9 aprile, entreranno in vigore nuove tariffe del 25% sulle importazioni di veicoli americani non conformi agli accordi del USMCA. Una mossa decisa, annunciata dal nuovo Primo Ministro Mark Carney, per difendere l’industria automobilistica canadese.

Crisi commerciale USA-Canada Ottawa impone dazi del 25% sulle auto americane

La replica di Ottawa alle mosse di Trump

Il clima commerciale tra Canada e Stati Uniti si fa sempre più teso. Dopo l’annuncio da parte del presidente Donald Trump di nuove tariffe del 25% su tutte le auto importate, il governo canadese ha deciso di rispondere con misure speculari.
Il primo ministro Mark Carney ha dichiarato apertamente: “Il presidente Trump è la causa di questa crisi commerciale e il Canada risponde con forza e determinazione.”

L’annuncio ufficiale è arrivato il 3 aprile, ma solo successivamente è stata resa nota la data di applicazione effettiva: mercoledì 9 aprile. Lo ha confermato il Ministro delle Finanze canadese François-Philippe Champagne.

A chi si applicano i nuovi dazi canadesi?

Le nuove tariffe canadesi colpiranno specificamente i veicoli prodotti negli Stati Uniti che non rispettano i criteri di origine previsti dall’accordo commerciale USMCA (United States-Mexico-Canada Agreement).
In particolare, l’obiettivo sono i veicoli costruiti con meno del 75% di componenti nordamericani, che rappresentano circa il 10% delle auto esportate annualmente dagli USA al Canada – pari a circa 67.000 veicoli.

Il valore complessivo delle importazioni interessate ammonta a circa 35,6 miliardi di dollari canadesi (oltre 23 miliardi di euro).

Un contesto di tensioni crescenti

Sebbene il Canada sia stato inizialmente risparmiato dalla nuova ondata di dazi generalizzati imposta da Washington – che prevede un minimo del 10% su tutte le esportazioni verso gli Stati Uniti – Ottawa è già da tempo bersaglio di tariffe su acciaio, alluminio e autoveicoli.

A sua volta, il governo canadese ha già introdotto misure di ritorsione per un valore complessivo di 60 miliardi di dollari canadesi, colpendo sia beni di consumo americani che prodotti industriali come acciaio e alluminio.

Il futuro del commercio bilaterale

Durante una recente telefonata tra Carney e Trump, i due leader hanno concordato di rimandare le trattative sul futuro delle relazioni commerciali bilaterali a dopo le elezioni legislative canadesi, in programma per il 28 aprile.
Nel frattempo, i prodotti statunitensi conformi agli standard del USMCA continueranno a beneficiare dell’esenzione dalle nuove tariffe, così come quelli canadesi e messicani destinati agli USA.


Conclusione

Il braccio di ferro tra Stati Uniti e Canada si intensifica, mettendo alla prova non solo i legami economici tra i due Paesi, ma anche l’equilibrio del trattato commerciale nordamericano. Con l’introduzione delle nuove tariffe, Ottawa lancia un chiaro segnale: il Canada non resterà a guardare di fronte alle politiche protezionistiche di Washington.

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