Elon Musk, il nuovo proprietario di Twitter, prevede di instaurare un addebito agli utenti Twitter con account verificati, lo hanno riferito diverse fonti nella giornata di lunedì.
L’icona con il segno di spunta blu, che ha lo scopo di garantire l’autenticità del profilo Twitter, è stata finora gratuita.
Ne hanno fatto uso soprattutto personaggi famosi, aziende e utenti con molti altri come politici o giornalisti. Ma secondo i blog tecnologici Platformer e The Verge, l’icona sarà presto disponibile solo per i clienti del servizio in abbonamento Twitter Blue. Tale servizio, che offre agli utenti applicazioni aggiuntive, attualmente costa 4,99 dollari al mese.

The Verge riferisce sulla base di una comunicazione interna con Twitter che tale verifica rientrerebbe anche in una versione rinnovata e più costosa di Blue.
Twitter prevede di addebitare $19,99 al mese (20,09 euro) per questo. Gli utenti verificati che non vogliono perdere il segno di spunta blu avranno 90 giorni per pagare quel servizio.
Gli sviluppatori di software hanno tempo fino al 7 novembre per sviluppare quella funzione. Se non rispettano tale scadenza, potrebbero essere licenziati, scrive The Verge.
Musk nega i possibili licenziamenti
Musk ha negato in un tweet di voler licenziare presto il personale. Il quotidiano Washington Post aveva scritto la scorsa settimana che il magnate aveva in mente di licenziare il 75% dei 7.500 dipendenti di Twitter.
I licenziamenti dovrebbero aver luogo prima del 1 novembre, poiché quel giorno i dipendenti riceveranno azioni a titolo di compensazione, che di solito rappresenta una parte significativa della retribuzione dei lavoratori. “Questo non è corretto“, è stata la breve risposta di Musk.
Musk ha licenziato il CEO Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal e il capo dell’ufficio legale Vijaya Gadde giovedì subito dopo l’acquisizione della società.
Musk ha pagato circa 44 miliardi di dollari per l’acquisizione di Twitter. Il denaro è arrivato in parte dalla vendita delle sue azioni nella casa di auto elettriche Tesla, ma anche dai contributi degli investitori e dai prestiti che devono essere rimborsati.